martedì 30 giugno 2015

Rubano costumi da bagno al Vomero: 

madre e figlio in manette

PER APPROFONDIRE: Napoli, Vomero, costumi, arrestati
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Napoli-Vomero
Rubano costumi da bagno in un negozio, madre e figlio arrestati. E' successo al Vomero dove i militari hanno arrestato per furto aggravato Amelia De Martino, 57 anni, residente in via Montevergine, e Salvatore Cecere salvatore, 33 anni, incensurato. iI due sono stati bloccati mentre tentavano la fuga,  dopo aver rubato 10 costumi da bagno da un  commerciale in piazza Fanzago. la refurtiva, del valore complessivo di 300 euro, è stata restituita al commerciante
martedì 30 giugno 2015 - 14:45 

lunedì 29 giugno 2015

Arrestato un uomo a Poggioreale



Spaccio di cocaina, arrestato un uomo a Poggioreale

Sorpreso a piedi dai carabinieri, l'uomo è stato perquisito prima per strada e poi a casa. Trovato in possesso di cocaina ai fini di spaccio, è ora in manette

PER APPROFONDIRE: napoli, casoria,poggioreale, cocaina, arresto, arresto

Arrestato un trentenne a Poggioreale per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Notato a piedi in atteggiamento sospettoso, il giovane, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato per un controllo dai carabinieri della locale stazione.
Durante una prima perquisizione l'uomo è stato trovato in possesso di una dose di cocaina. Subito dopo è seguita la perquisizione domiciliare. A casa nascondeva 7 grammi di cocaina nella sua camera da letto e in cucina, 15 grammi di sostanza da taglioun bilancino di precisionemateriale vario per il confezionamento dello stupefacente e 240 euro in denaro.

L'uomo è stato tradotto nel carcere di Poggioreale.

Napoli-Tornano da Amsterdam carichi di droga

Tornano da Amsterdam carichi di droga: coppia di insospettabili in manette
Tornano da Amsterdam carichi di droga: coppia di insospettabili in manette

                       


      coppia di insospettabili                                     in manette

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Arrestati una coppia, diciotto anni lui, ventuno lei, avevano in valigia 2,1 kg di marijuana e 21 di hashish suddiviso in panetti. Sono stati condotti in carcere
Pubblicato 29 giugno 2015

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Nella serata di ieri sera la polizia di Scampia ha arrestato un 18enne di Secondigliano ed una 21enne di Casoria: per loro l'accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti al fine dello spaccio.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’attività investigativa volta a contrastare il fenomeno del traffico di droga attraverso corrieri insospettabili, che solitamente si spostano in autobus.
I due sono stati infatti sorpresi allo stazionamento degli autobus di Corso Lucci, provenienza Amsterdam. Con loro valigie molto grandi, che hanno subito insospettito i poliziotti.
Tornano da Amsterdam carichi di droga: coppia di insospettabili in manette
Perquisiti, avevano con sé 2,1 kg di marijuana e numerosi panetti di hashish per un totale di 21 kg. I due giovani corrieri sono quindi stati arrestati, e condotti l’uno alla casa circondariale di Poggioreale e l’altra a quella femminile di Pozzuoli.


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Arrestato il Boss Luigi Cuccaro, quartiere in rivolta contro la polizia

Arrestato il Boss Luigi Cuccaro, quartiere in rivolta contro la polizia

Pubblicato il 22 giugno 2015 10:50 
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PER APPROFONDIRE: napoli, barra, arrestato
Luigi Cuccaro,  all’uscita dalla caserma dei carabinieri di Torre Annunziata rivolge un bacio 
ai famigliari
NAPOLI – Il boss  della camorra Luigi Cuccaro è stato arrestato il 21 giugno a Napoli tra i suoi famigliari e amici che gridavano contro i carabinieri e cercavano di ostacolare l’arresto. Cuccaro, 42 anni, era latitante e reggente del clan insieme al fratello Michele.
La sua gente, ancora una volta, gli ha dimostrato il proprio amore, tentando di liberarlo: le urla d’allarme lanciate dai suoi parenti nel cuore della notte, quando è stato ammanettato, hanno richiamato davanti alla palazzina “di famiglia” almeno una sessantina di persone che hanno cercato di ostacolare l’arresto dei militari, per strappare al carcere il loro uomo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata (Napoli) avevano preventivamente circondato la zona ma ciononostante sono stati costretti a faticare non poco per liberarsi dalla morsa della folla e portare via il latitante.
Luigi Cuccaro, all’uscita dalla caserma dei carabinieri di Torre Annunziata rivolge un bacio 
ai famigliari


Cuccaro è destinatario di tre ordinanze di arresto, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia per omicidio, associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e al contrabbando. Quando è stato portato fuori dalla caserma dei carabinieri di Torre Annunziata, Cuccaro ha trovato ad attenderlo una quindicina di persone, tra cui donne e bambini. 
Luigi Cuccaro è accusato,insieme al fratello Michele (attualmente latitante e ora unico reggente del clan), anche dell'omicidio di Ciro Veneruso, detto "o'baffone",elemento apicale dell'omonima famiglia malavitosa.




In manette spacciatore: nella sua auto 400 dosi di droga

In manette spacciatore: nella sua auto 400 dosi di droga

Un 32enne di Scampia è stato colto in flagrante mentre vendeva droga nella zona di via Germi. Con sé aveva circa mezzo chilo tra eroina e kobret
PER APPROFONDIRE: napoli, scampia, droga, arrestato
Redazione 29 Giugno 2015
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A Scampia un 32enne di via Fellini già noto alle forze dell'ordine è stato arrestato per detenzione di droga e spaccio.
Era stato notato su via Germi, nel complesso di edilizia popolare lotto  - area sotto l’influenza del clan camorristico Notturno – mentre vendeva droga a vari acquirenti. Si riforniva in un'auto in sosta lì vicino.
Bloccato e perquisito, era in possesso di 149 dosi di kobret (139 grammi), 251 dosi di eroina (234 grammi), nonché materiale per confezionare quanto vendeva a 100 euro in contanti.
È stato condotto nel carcere di Poggioreale in attesa di processo.

Vecchi rituali e nuovi linguaggi: la Camorra ai tempi dei social network

Vecchi rituali e nuovi linguaggi: la Camorra ai tempi dei social network

CENTRO STORICO ULTIME NOTIZIE 16 APRILE 2015  15:24
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Scovata dai carabinieri del comando provinciale di Napoli una nuova cellula dei clan attivi tra Forcella e i Decumani. Agli atti delle indagini sull'arresto dei 4 camorristi ventenni, sono finite anche alcune foto tratte da Facebook che testimoniano i moderni codici delle nuove leve ventenni della Camorra. Tra queste, il bacio rituale tra i due giovani affiliati.

Erano pronti ad eliminare un elemento di punta del clan rivale dei Giuliano, egemone nel territorio di Forcella, i quattro affiliati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli al culmine di una complessa indagine sui nuovi equilibri tra le cosche del centro storico di Napoli.  I 4 giovani sicari arrestati con l'accusa di detenzioni e porto d'armi abusivo e ricettazione fanno parte di una cellula individuata dalle indagini del pm Henry John Woodcock, scaturita dalle nuove alleanze che nel territorio tra Forcella e i Decumani si stanno stringendo, per il controllo del traffigo di droga e del racket, contro lo storico clan Giuliano. In manette sono finiti Salvatore Basile (27 anni), Raffaele Cepparulo (24),Agostino Riccio (42) e Francesco Spina (22). L'attuale faida vedrebbe dunque i del Prete Mazzarella vicini agli Esposito, alleati a loro volta dei Savarese e dei Sequino contro il clan Giuliano.


Tatuaggi e scritte in arabo: i marchi dei nuovi boss ventenni

Agli atti dell'indagine sull'arresto dei quattro, sospettati anche di far parte di un nascente gruppo camorristico che si preparava a eliminare un esponente di spicco del clan rivale, sono finite anche alcune foto tratte da Facebook. Tra queste quella che mostra il bacio tra due giovani affiliati apparso come "copertina" della pagina del social network di Raffaele Cepparulo. Vecchi rituali – quello del bacio tra due affiliati – e nuovi linguaggi – quelli dei social network – che ostentano e rimarcano uno status, quello del giovane camorrista pronto a scalare tutti i gradini della scala gerarchica del clan per eguagliare il boss che oggi idolatra. Così accanto alla foto di Cepparulo, sulla sua pagina di Facebook, appare anche una scritta in arabo che si traduce come: "L'ultimo, il prescelto". Citazioni in arabo e barbe lunghissime che fanno somigliare le nuove leve dei clan più che a dei "picciotti" a dei jihadisti. Un particolare quello della barba lunga e incolta che accomuna i quattro arrestati che appare come un marchio distintivo del sodalizio. Già gli affiliati del clan della Vanella Grassi avevano adottato l'abitudine di E ancora a suggello dell'affiliazione sono i tatuaggi, più espliciti questi, con le scritte dei nomi dei boss come segno di fedeltà e di appartenenza.



Fabrizio Corona scarcerato, il giudice di Milano lo affida a don Mazzi.

Fabrizio Corona scarcerato, il giudice di Milano lo affida a don Mazzi. Lui: 'Dentro non ci torno'

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A gennaio l'ex re del gossip aveva chiesto di lasciare il penitenziario di Opera ed essere mandato nella comunità Exodus: "Soffro di attacchi d'ansia"
Ha riabbracciato all'aria aperta il figlio Carlos. Con loro, presso la comunità Exodus di don Mazzi
Fabrizio Coronadopo il carcere, ha fatto sapere a tutti di essere veramente felice per la possibilità che gli è stata offerta: è pronto a rimboccarsi le maniche e a seguire tutti i consigli di don Mazzi, che ha sempre combattuto per lui, richiedendo che fosse trasferito nella comunità Exodus di Lonate Pozzolo (Varese). Ce l'ha fatta. Non appena è uscito dal carcere,Corona ha prima telefonato al legale Chiesa, dicendogli che non gli sembrava possibile avere tra le mani il cellulare e poi lo ha abbracciato, ringraziandolo per tutto. Il suo avvocato ha sempre lottato duramente affinché venissero riconosciuti dei benefici al suo assistito, che, nell'ultimo periodo, ha avuto gravi problemi psicologici, adesso riconosciuti dalla Sorveglianza, la stessa che aveva bocciato l'assistenza di affidamento temporaneo qualche tempo fa.

Fuori dal carcereFabrizio Corona ha così scritto:

"Ho attraversato la tempesta, ho lottato fino all'ultimo, è stata dura ma era necessaria. Ora si riparte. ‪#‎SIPUEDE‬".

Ha pubblicato anche la sua prima foto dopo il carcere, dove non vorrà mai più tornarci, come avrebbe spiegato al suo avvocato, secondo le notizie dei mass media:
"Si rende conto che ora posso telefonarle si legge su La Stampa -?Sono felice e giuro che in carcere non ci tornerò più".

Ivano Chiesa avrebbe invece speso queste parole su Fabrizio Corona:
"Sono contento per Fabrizio, è un bravo ragazzo".

Qui di seguito tutte le news pubblicate finora sull'arresto e la vita in carcere dell'ex Re dei Paparazzi.

Un nuovo bacio camorrista: la scena davanti casa di Salvatore d'Amico

Un nuovo bacio camorrista: la scena davanti casa di Salvatore d'Amico

Un nuovo bacio camorrista: la scena davanti casa di Salvatore d'Amico

L'anziana madre del boss ha alzato la gonna davanti agli obbiettivi delle macchine fotografiche. Insulti e gestacci da ragazzini, uno dei quali ha perfino abbassato lo slip
Potrebbe Redazione 14 Giugno 2011
Consiglia: PER APPROFONDIRE: clan, napoli, camorra
Ancora un bacio camorrista, sulla bocca. Questa volta tra un boss e il figlio, un ragazzino di neanche quindici anni. Accade a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, alla periferia della città. I carabinieri arrivano davanti casa di Salvatore d'Amico, uno dei capi dell'omonimo clan che oggi è stato decimato da 24 arresti.


Lui esce spavaldo. Ad aspettarlo, davanti al portone, con telecamere di videosorveglianza in ogni angolo, c'é suo figlio: capelli rasati, giubbotto, braccia alzate. Il papà quasi lo scuote quando lo vede, poi lo bacia sulla bocca. Un bacio camorrista come quello che, a Napoli, c'era stato proprio pochi giorni fa, davanti alla Questura, quando furono arrestati due latitanti, Danilo d'Agnese e Carmine Amato, reggente del clan Amato-Pagani. A San Giovanni a Teduccio, oggi, anche tanti insulti nei confronti dei fotografi e operatori tv: gestacci, offese.


C'era la mamma del boss, anziana, che ha alzato la gonna davanti agli obbiettivi delle macchine fotografiche. E insulti e gestacci anche dai ragazzini, di poco più dieci anni d'età, uno dei quali ha perfino abbassato lo slip. Per lui, il boss, invece applausi mentre andava via e mentre mandava baci, questa volta a tutti.
baci.jpgbacc.jpg

"Nulla di nuovo - fa sapere il Amato Lamberti - chi ha seguito i processi di camorra si è imbattuto spesso in scene del genere. Il bacio è un segnale di appartenenza reciproca tra persone che fanno un giuramento di sangue. È un modo per ricordare i patti, patti che nonostante l'arresto esistono e devono esistere ancora, questo il messaggio. A volte il bacio rappresenta anche un passaggio di consegne, è un modo per nominare il successore. Prima, il bacio camorrista avveniva più spesso. Il fatto che in questi ultimi giorni si è ripetuto con frequenza, secondo me è dettato bacioo.jpgsolo dal fatto che la scorsa volta ebbe un forte risalto mediatico. È una vecchia consuetudine, un antico rituale, che si è sempre fatto e sempre si farà".

Omicidio Masiello, fermato quinto killer «Tradito» da Facebook, ha 19 anni

A NAPOLI

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Omicidio Masiello, fermato quinto killer

«Tradito» da Facebook, ha 19 anni

Gennaro Errico è ritenuto fiancheggiatore del clan Ricci

Manca l'ultimo elemento della banda dei Quartieri

NAPOLI - I Carabinieri di Napoli hanno fermato un componente del commando che lo scorso 21 settembre uccise nei Quartieri Spagnoli di Napoli Vincenzo Masiello, di 22 anni.

Omicidio Masiello, i presunti colpevoli

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Si tratta di Gennaro Errico, 19 anni, ritenuto fiancheggiatore del clan Ricci. È accusato di concorso in omicidio e violazione alla legge sulle armi. Con Errico sono cinque i killer in carcere. Manca all'appello l'ultimo componente della banda, un minorenne, ricercato da Polizia e Carabinieri.

L'individuazione del diciannovenne Errico è giunta al termine di indagini eseguite dai carabinieri attraverso intercettazioni e pedinamenti ma anche controllando le sue «amicizie» su Facebook. Tenendo d'occhio il web infatti gli investigatori sono riusciti a stringere il cerchio intorno al giovane, soprattutto dopo avere focalizzato l'attenzione sull'incensurato Giulio Abbagnara, di 20 anni, e su Antonio Mozzillo e Gaetano Lauria, di 19 e 18 anni, ora accusati di averlo aiutato a nascondersi. Errico è stato individuato e bloccato dai militari nella zona di Ponticelli, lontano dal centro della città e dai Quartieri Spagnoli.

Angelo0701 dicembre 2012